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Risposta al Vicesindaco

Il Centro Islamico di Milano e Lombardia sentitamente ringrazia per gli auguri da Lei formulati ai Musulmani meneghini che celebrano "Aid al Fitr", la Festa che è un momento importante e significativo, per chi ha vissuto con la propria religiosità il Mese di Ringraziamento a Dio, che in esso ha voluto dare agli uomini una guida salvifica.

Abbiamo apprezzato molto le Sue dichiarazioni e non è assolutamente possibile per noi non condividere appieno il sostanzioso manifesto politico-programmatico, che Lei, esponente di primo piano dell'Amministrazione cittadina, ha innestato sugli auguri.

Ella ha voluto rendere noto che esiste un dialogo "rigoroso e ricco di ascolto" che "per chi amministra questa città, è una scelta, che con pazienza e tenacia, senza scorciatoie, continuerà a essere praticata, ponendo al centro la persona umana con i suoi diritti e responsabilità".

Conseguentemente non possiamo non cogliere l'occasione, dato che da Lei viene assicurata la prosecuzione del dialogo con la Realtà dell'Islàm a Milano, di ribadire la nostra speranza che nella fecondità di prospettive concrete e pacifiche trovi posto anche l'edificazione, nella Città e per la Città, di un prestigioso luogo di culto islamico di cui il Centro Islamico di Milano e Lombardia ha messo a disposizione dell'Amministrazione un voluminoso dossier, che fino a oggi non ha avuto riscontro. A nostro modesto avviso, niente meglio della Moschea grande di Milano può essere monumentale punto d'appoggio archimedeo per l'affermazione delle ragioni della pace in un mondo lacerato da guerre e divisioni.

L'Amministrazione della Metropoli non dovrebbe, secondo noi, lasciarsi sfuggire l'opportunità di entrare nella storia socio-politica della Città, soprattutto in coincidenza con la ricorrenza del centenario dell'Editto di Milano, che dichiarò nel 313 d.C. religione ammessa il Cristianesimo e la prossima Expo internazionale del 2015. Il grande afflusso di visitatori dal Mondo dell'Islàm troverebbe nella Moschea una forte motivazione a restare in Città, per la presenza di un luogo di culto ove soddisfare le loro esigenze spirituali, con anche una positiva ricaduta sull'economia cittadina.

In ogni caso, siccome ciò che è scritto è inevitabile e ciò che non è scritto è impossibile, voglia gradire, uniti al nostro ringraziamento, i nostri cordiali saluti.

Dott. Ali Abu Shwaima
Presidente del Centro Islamico
di Milano e Lombardia.

N.° 173

Shawwàl 1433
Agosto 2012

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