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No-gender

Nessuna creatura può dare regole migliori di quelle del Creatore in fatto di sesso e genere.
I Musulmani sono contrari all’introduzione di programmi filo-gender di educazione sessuale nelle scuole elementari, per cui parteciperanno, se Allàh vuole, a iniziative che, nel rispetto delle leggi, esprimano la loro disapprovazione.
Pare che nelle scuole elementari possa essere introdotto un insegnamento relativo all’identità di genere in base a un progetto di legge. Secondo questo progetto di legge nelle scuole elementari si dovrebbero porre in essere insegnamenti finalizzati a inoculare nelle menti vergini dei bambini dei concetti, che sono il presupposto di comportamenti diametralmente opposti a quelli insegnati da Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, e dal Suo Apostolo, sigillo della profezia, Muhàmmad, che Allàh lo Benedica e l’abbia in gloria. Secondo questa teoria il sesso biologico è distinto dal genere, vale a dire che l’idea di “uomo” e “donna”, data in una società,  non dipende dalle differenze fisiche tra maschi e femmine. Il Musulmano sa che Allàh rifulga lo splendor della Sua Luce, nel Sublime Corano, dice:
“Ella [la moglie di Imrān] pensava che sarebbe stato un maschio. Ma quando la diede alla luce (la sua creatura) disse: ‘‘O mio Signore, l’ho data alla luce femmina!”. Orbene, Allàh meglio informato era di ciò che ella aveva messo al mondo e, certamente, il maschio non è come la femmina. Ella continuò: ‘‘In verità, io le ho dato come nome Màryam (Maria) ed in verità io la metto sotto la Tua protezione, come pure la sua discendenza, contro Sciayṭān (Satana) il lapidato”.(36).
Ma, domandiamocelo! A quale società si riferisce questa dottrina, che afferma che il sesso biologico è distinto dal genere? Si riferisce una società, governata dalla parola dell’uomo, nella quale l’ideologia egemone è quella che si fonda sul dominio dell’uomo sull’uomo, che garantisce la conservazione del privilegio economico e del potere politico nelle mani della classe dominante. In una società e in una identità individuale, che basano le loro regole di esistenza sulla Parola di Dio/Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, questa dottrina è inaccettabile, in quanto Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, non solo ha creato la differenza dei sessi, creando il maschio e la femmina, ai fini della riproduzione, ma ha anche creato l’uomo e la donna, stabilendo il ruolo, i compiti, le funzioni del maschio, che ne fanno un uomo e il ruolo, i compiti le funzioni della femmina che ne fanno una donna. Per fini all’uomo sconosciuti Egli, l’Altissimo, ha creato anche le persone LGBTI [lesbiche, gay, bisex, trans, intersex] che, giustamente, in società che viaggiano fuori dei binari della legge di Allàh, hanno pienamente diritto di reclamare la parità e l’uguaglianza con i soggetti i quali, benché fuori legge per quanto riguarda il rapporto con il loro Creatore, sono però sessualmente operativi in quella parte delle leggi divine che regolano la procreazione, pur facendone, in grande maggioranza ampio malgoverno, separando l’aspetto erotico da quello procreativo della funzione della diversità. I sostenitori del “gender” [parola inglese, che significa genere] pretendono di far credere che Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), abbia il nobile scopo di instaurare dottrina e prassi di un’educazione  adeguata a ogni fascia d’età,  che possa informare bambini e bambine sul proprio corpo, per farli crescere in maniera libera e consapevole,  per prevenire complessi e patologie depressive e proteggerli dagli abusi. Lo scopo, invece, a nostro avviso, è quello di addomesticare, bambini e bambine, i futuri dipendenti del sistema, per renderli manipolabili al servizio del padrone di turno, in condizione di schiavitù mentale, inconsapevoli della loro condizione di creatura, con tutto ciò che tale condizione comporta nei confronti del Creatore. Sono queste le cose, le quali, costituendo violenza alla natura originaria della creatura umana, provocano complessi e patologie depressive, che forniscono foraggio alle mandrie di strizza-cervelli, che pullulano, dovunque la violenza dei sistemi crea vittime a ripetizione. Lo scopo è quello di esautorare la famiglia, alla quale l’educazione sessuale appartiene per diritto costituzionalmente protetto, con il pretesto della laicità e dell’uguaglianza dei diritti civili. La famiglia, quando è naturalmente organizzata secondo la legge divina, è il presidio della vera libertà dell’individuo. I Genitori, infatti, quando sanno fare il mestiere di genitore, sono le persone più adatte all’educazione sessuale dei propri figli con linguaggio adeguato a ogni fascia d’età, grazie alla intimità del rapporto primario genitore-figlio. Il Musulmano, dunque, istruito ed educato dal divino insegnamento, che gli viene dal Sublime Corano e dalla Nobile Sunna dell’Apostolo di Allàh, lo benedica Allàh e l’abbia in gloria, rifiuta questa dottrina, cosiddetta “gender” e partecipa a qualsiasi iniziativa che a qualsiasi livello, sempre nel rispetto della legge, promuova azioni di contrasto alla prospettata introduzione per legge nel programma scolastico della scuola elementare lezioni orali e pratiche, che siano attuazione di questa dottrina, a tutela del diritto delle famiglie di essere esse la sede dell’insegnamento di quelle attività, sulle quali si basa la continuazione della specie nell’ordine sociale. E ciò perché le aule scolastiche delle scuole elementari con il passar degli anni sempre più si vanno riempiendo di bambini e di bambine, figli di famiglie musulmane.
Il Tema è molto vasto e, certamente, se Allàh vuole, sarà sviscerato nei prossimi numeri.

N.° 193

Dhu-l-higgiah
1436
Settembre 2015

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