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SALVAGUARDIA
DELLA RAZZA
E PRESENZA ISLAMICA
IN EUROPA

Il signor Attilio Fontana è l’attuale sindaco della Città di Varese e si è candidato alla Presidenza della nostra Regione, come successore di Roberto Maroni, gia Ministro dell’Iterno del governo Berlusconi l’attuale Presidente. “El sciūr Atìli” - in una intervista rilasciata all’emittente della Lega Nord - ha parlato di rischi della ““razza bianca”” [Giapetica] per effetto dell’arrivo di migranti, i quali sono di razza nera [discendenti di Cam] e di razza semita [discendenti di Sem]! I ferri di lancia della propaganda terroristica del razzismo e dell’islamofobia leghista, coppia cinematica biella-manovella, sono “Islamizzazione”, la “sostituzione etnica” e la “salvaguardia della razza”! La bandiera di combattimento verde, con la svastica criptato dalla stella a sei punte, che il segretario della Lega Matteo [nome semita] Salvini fa garrire al vento nei cieli azzurri della Lombardia è  l’“invasione islamica” ai danni della comunità europea, che si starebbe propagando in tutta Europa. Terrorismo ideologico al limite del crimine di istigazione all’odio di razza e di religione se per terrorismo intendiamo qualsiasi attività con parole o azioni che hanno come effetto la diffusione del “terrore” nella società, al fine di determinarne il comportamento socio-politico elettorale. E il carattere terroristico, finalizzato al condizionamento delle masse in senso xenofobo e anti-islamico è dato dei numeri. Sì! Proprio dai numeri e con i numeri non si scherza: 2 + 2 = 4!
““Secondo un’indagine aggiornata a fine 2017 del Pew research centre, un accreditato istituto di ricerca statunitense, i musulmani registrati in Europa sono circa 25,7 milioni, vale a dire che in percentuale sono il 4,9% di una popolazione da oltre 740 milioni di persone! In Francia i musulmani sono 5,7 milioni, vale a dire l’8,8% della popolazione; in Germania i musulmani sono circa 4,9 milioni, vale a dire il 5,5% dei residenti. I numeri potrebbero raddoppiare entro il 2050, arrivando a un massimo dell’11,20 %. Abbiamo parlato dell’Europa e ora parliamo dell’Italia.
Sempre secondo i dati del PEW RESEARCH CENTRE in Italia registrano 2,8 milioni di musulmani, pari al 4,8% della popolazione, mentre secondo l’ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità), una fondazione che si occupa di ricerche su società multiculturale e studi migratori, la presenza islamica è di 2,6 milioni e, purtroppo, nonostante il basso livello percentuale, di circa il 5% essa dà origine a un’ostilità verso l’Islam maggiore di quella avvertita nelle nazioni che ospitano le comunità musulmane maggiori. Stando alle rilevazioni del PRC, il 69% degli intervistati italiani esprime un “giudizio negativo” sulla confessione religiosa, l’Islàm mentre in Francia e Germania (quasi 11 milioni di islamici in due) il “giudizio negativo” degli intervistati scende fino al 29 % !!!. “Niente di nuovo” - afferma il prof. Paolo Branca - docente di islamistica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - secondo il quale ““il disorientamento nei confronti delle comunità islamiche può essere fisiologico, soprattutto quando ci sono 100mila musulmani solo nella città metropolitana di Milano””, aggiungendo che ““lo spettro di una islamizzazione è abbastanza fantasioso e che più che integrazione servirebbe interazione. La comunità esiste da decenni e fa specie che non ci sia ancora una politica”. Lasciamo il prof. Branca alle sue congetture e passiamo a vedere lo status della “presenza straniera” in Italia, in relazione al “flussi”. Nel 2015 i “cittadini stranieri” sono poco più di 5 milioni, e tanti sono rimasti nel 2017. Per quale motivo i numeri non si muovono dipende dal “bilanciamento tra gli ultimi arrivi e il passaggio alla cittadinanza italiana dei residenti di lungo corso”, che lascia il totale invariato. Secondo il prof Giancarlo Blangiardo, ordinario di Demografia all’Università Bicocca di Milano, nei prossimi 10 anni (2018-2028) si potrebbero verificare 200mila nuove acquisizioni di cittadinanza l’anno, concludendo che ““Se questi stranieri sono arrivati ad aver titolo per acquisire la cittadinanza, significa che non c’è più un problema di adattamento””. Dati numerici alla mano emerge chiaro il carattere ingannevole della propaganda elettorale di certi quartieri del ceto politico italiano, che cavalcano il tirannosauro della menzogna e lo pterodonte dell’inganno per creare ostilità nei confronti dello straniero in generale, come pure di noi musulmani e dell’Islàm in particolare.

N.° 211

Giumada I° 1439
Gennaio
Febbraio
2018

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