Home Archivio

 

BAKHEN! BAKHEN!

L’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, era in una tenda a Badr, prima e durante la battaglia, che ebbe per esito finale la prima vittoria del Tawḥīd sullo Shìrk tre volte superiore per uomini e mezzi. Dalla tenda il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, esortava al combattimento i Compagni, che Allàh si compiaccia di loro, dicendo: “Fate a gara tra voi [nella pugna] per conquistare il Paradiso, l’ampiezza del quale è grande quanto è grande l’insieme della terra e dei cieli, approntato per i Tementi di Allàh [al-muttaqīna]”. Uno dei Compagni di nome Umàyr bin Alhamam, che Allàh si compiaccia di lui, all’udire queste parole del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, esclamò: “Bàkhen! Bàkhen!” [Che bellezza!]. Il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, all’udire quell’esclamazione, disse: “O Umàyr, che significa?”. E Umàyr: “Voglio essere uno di coloro, per i quali è approntato il Paradiso!”. E il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria: “Tranquillo! Tu sei uno di loro!”. A questo punto Umayr tirò fuori dalla sua bisaccia dei datteri e iniziò a mangiarli, ma d’improvviso si fermò, dicendo: “Troppo tempo perderei per mangiare tutti questi datteri. Non posso perderlo!”. Ciò detto, gettò i datteri e con la spada in mano si gettò nella mischia, combattendo fino a quando venne ucciso, cadendo martire. I Compagni del Profeta, che Allàh si compiaccia di loro, di cui Umàyr bin Alhamam, può essere preso come campione, davano un grandissimo valore al Paradiso nella vita futura, perché la loro Fede era della massima caratura. Se noi musulmani di oggi avessimo tutti una fede della caratura di quella di Umàyr, nulla, sulla via di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, sarebbe per noi difficile o troppo, al di sotto del martirio di sangue, per rappresentare degnamente l’Islàm con la nostra parola e con la nostra linea di condotta, regolata dalla Parola di Allàh, rifulga lo splendor della sua Luce, e dagli insegnamenti del Profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria.

N.° 202

Safar
1438
Novembre
2016

Sfoglia on-line

Scarica PDF