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SCUOLA E
IDENTITA' ISLAMICA

L’anno scolastico 2017-2018 è iniziato e tutti i minori in età scolastica hanno incominciato a recarsi alle Scuole, per frequentare le lezioni delle classi alle quali sono iscritti. Lo scopo istituzionale della scuola pubblica è non solo la trasmissione del sapere alle ultime generazioni di presenti sul territorio della Repubblica, ma anche l’educazione delle medesime alla visione del mondo, dell’uomo e del suo destino dell’ideologia dominante, di matrice umana, che è essenzialmente materialista ed evoluzonista. Per questo motivo non possiamo non aderire ad <alcune considerazioni critiche sulla scuola e il suo mondo> di un autore musulmano, il quale ha scritto quanto segue.
Da ormai molto tempo la necessaria <trasmissione dei saperi> non è più demandata a quei luoghi, spazi, istituzioni tradizionali, ma, acquisita dallo Stato, viene fruita in maniera, da rispondere e corrispondere al pensiero dominante, che (con le buone o le cattive) vuole essere <unico>... La scuola è oggi sempre più una <fabbrica ideologica>, nella quale docenti - tendenzialmente di sinistra e profondamente relativisti - <allevano> masse di bambini, adolescenti e giovani al più assoluto materialismo pratico... Si parte dall’asilo e dalla primaria con i racconti [favolette e storielle pubblicate e utilizzate nelle aule] <correctly good as you> e <gender friendly>, passando poi all’insegnamento dell’evoluzionismo e del laicismo predicati nelle medie inferiori e superiori. Un insegnamento da cui vengono espunti ogni trascendenza e ogni rapporto con l’Assoluto, per così giungere a <svuotare> di senso gli studenti e fabbricare individui senza identità e memoria (con il fine forse di riempirli di <cose\ consumismo> e di false <idee\ideologia>) >>. In buona sostanza non si fa nessun riferimento al significato escatologico dell’esistenza dell’uomo, alla sua natura spirituale, o dandone una spiegazione antropologica, in cui la spiritualità è il frutto di una ipostasi metafisica dell’uomo. L’autore, che si chiama ‘àbdu-r-Rahmàn, continua nella sua analisi come segue: <<La scuola è, oggi, politica del lavoro (il <posto> per molte persone), interesse economico (si pensi all’indotto: tra libri, cartoleria, mense, progetti, alternanza scuola lavoro, aggiornamento....) e fabbrica del consenso>>.
Non sono alieno dal non escludere che il mio omonimo abbia perfettamente ragione, per cui, preso atto della verità di quanto esposto, nell’esercizio di quel dovere islamico fondamentale di ogni musulmano che è al-àmru bi-l-ma’rūfi wa n-nàḥyu ‘àni l-mùnkar [ordinare il bene e proibire il male] è per noi obbligatorio ricordare ai genitori musulmani il loro dovere di trasmettere ai loro figli i valori dell’Islàm attraverso una educazione con il loro esempio di pratica della vita quotidiana in obbedienza ai comandamenti dati da Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, nel Sublime Corano e dei precetti e degli esempi dati dal profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, durante la loro età pre-scolare. Questa educazione familiare ha da continuare anche quando i figli, giunti in età scolare, diventano alunni delle elementari e studenti nelle scuole medie e superiori e sono inevitabilmente esposti alle influenze dell’insegnamento scolastico, che procede da fonti diverse da quelle che formano la personaltà e l’identità islamica, di cui è, invece, nostro dovere assicurare l’acquisizione di esse da parte dei nostri figli. A questo scopo i genitori musulmani, consapevoli del loro obbligo coranico di <preservare loro stessi e le loro famiglie [moglie e figli] dal fuoco>, hanno il dovere di iscrivere i loro figli alle <madāris> [scuole] istituite nei centri di irradiazione del Messaggio islamico in Italia, Centri Islamici e Associazioni islamiche. I genitori, i cui figli frequentano nella Metropoli Lombarda e nel suo hinterland possono iscrivere i loro figli alla scuola <al-Raḥmān> [la Scuola del Sommamente Misericordioso] del Centro Islamico di Milano e Lombardia di via Cassanese 3 a Segrate, che tiene lezioni di insegnamento della religione musulmana e della lingua araba, in continuazione specializzata di quelle da loro date quando essi erano in età pre-scolare.
È anche doveroso segnalare che nei libri di Storia l’Islàm è presentato in forma non corrispondente alla <verità storica>, per cui a richiesta di alcuni genitori è stato elaborato un <sussidiario di storia per studenti musulmani> contenuto nella Collana Quaderni Islamici, edita dalle Edizioni del Calamo, per la penna di al-shàykh ‘àbdu-r.Rahmàn Pasquini. Se ne consiglia l’acquisto assieme all’altro quaderno, intitolato <Allàh o Darwin?>. Il tutto, naturalmente, nel rispetto del pluralismo ideologico e religioso, su cui si basa l’ordinamento della Repubblica, che riconosce il diritto agli appartenenti all’area religiosa e culturale dell’Islàm di praticare la loro fede religiosa, non solo ma anche di fare proselitismo. E in forza di questo diritto è costituzionalmente consentito agli studenti musulmani, gelosi della loro religione, di presentare, quando si rende necessario, con precisione linguistica e chiarezza concettuale la Verità riguardante i valori spirituali e morali dell’Islàm e la storia vera delle sue Origini Coraniche [www.edizionidelcalamo.com].

N.° 208

Dhu-l-Hìggiah
1438
Settembre
2017

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