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SAPERE
E FAR SAPERE

È dovere di tutti i Musulmani conoscere le condizioni attuali della Ummah, affiché, conoscendole, si uniscano nell’invocare Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, per chiedere pietà nei suoi confronti e soccorrerla in questo momento storico, nel quale i Suoi nemici la aggrediscono. Della tragica situazione in cui la Umma di Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, c’è una drammatica sintesi nell’articolo del fratello Subhi Dachan, che qui di seguito riportiamo con qualche aggiunta esplicativa e qualche aggiustamento.
L’India cancella il Taj Mahal [capolavoro dell’rchitettura indo-islamica] dalle destinazioni turistiche degli stranieri, poiché è un monumento architettonico “islamico”.
La Repubblica Popolare Cinese impedisce ai Musulmani, che vivono entro i suoi confini di osservare il dovere di eseguire, giornalmente, i cinque riti di adorazione e di praticare il Digiuno del mese di Ramadan.
In Myanmàr gli squadristi buddisti collaborano con l’esercito nel massacro della minoranza Rohingya.
In Siria e Iraq, il popolo, che chiedeva democrazia, viene massacrato e il Paese raso al suolo.
E chiamano <liberazione> l’uccisione di mezzo milione di abitanti e la riduzione nello stato di profughi di 12 milioni di persone. Ci dicono che hanno liberato Raqqa, facendo scappare i terroristi, che hanno ricevuto armamenti dai “liberatori”, i quali sono terroristi anche loro, ma in chiave anti-islamica, chiamando “Rojava Kurdistan” il Sistema Federale Democratico della Siria del Nord, un nuovo stato canaglia, in cui si fa pulizia etnica del popolo siriano. Assad massacra i Siriani, ma mostra donne discinte, per cui si rende simpatico agli occhi del buon occidentale medio, idealizzato dall’ “anti-imperialista” russo, gli aerei del quale bombardano ospedali, orfanotrofi e moschee. In Europa si promulgano leggi al limite della <razzialità> perchè qualche originario della sponda sud del Mediterraneo ubriaco e drogato si scopre paladino della religione islamica, ammazzando innocenti nelle piazze o nelle metropolitane, guarda caso, in concomitanza con elezioni, separatismi e necessità di ripristinare dittature comode nel Medio Oriente e nel Nordafrica.
L’Europa della giustizia e dei diritti umani “si deve difendere”, per cui si allinea con chi afferma che Assad è un problema dei Siriani e coloro i quali fanno affari d’oro con dittatori di recente nomina da parte della kommandantur mondiale, e le destre xenofobe e razziste sbavano all’idea che fra poco anche loro torneranno a fare i “duri” contro l’Islam immigrato, che invade i principali paesi produttori di armi.
Pseudo intellettuali provano a riscrivere la storia d’Europa, eliminando mille anni di civilizzazione islamica in Spagna, tacendo dei Vichinghi che divennero musulmani, dello splendore degli Arabi in Sicilia, della figura di Saladino, riducendo il tutto alla guerra santa dei barbari musulmani.
In Polonia si fanno messe anti-islamizzazione e viene contestato il Papa per le sue posizione umane e non servili alla politica e alla industria della guerra.
Intanto la Turchia che ha 911 km di confini con zone disastrate da guerre di “liberazione” e dalla nuova divisione colonialista “USA-Russia” dei Paesi arabi, si ritrova a dovere rimanere alle porte dell’Europa e magari tornare sotto il tallone dei militari con i colpi di stato, poichè colpevole di aver capito per tempo i giochi e essersi imposta “come può” sullo scenario dello scacchiere internazionale.
La Francia invece, si riprende il controllo di tutta l’Africa Centrale ricchissima di sottosuolo e poverissima, la vacca da mungere, con il beneplacido di tutti e con l’ausilio di milizie cristiane che fanno mattanza dei musulmani, e con quello di milizie islamiche che fanno mattanza di cristiani in Nigeria, per una lunga contesa con gli Inglesi.
La Libia, ormai, è diventata un teatro di guerra fra multinazionali del petrolio.
Le minoranze musulmane in Europa e negli States [USA], infine, si ritrovano sempre più emarginate e messe sotto ricatto con una guerra mediatica e politica.
Preghiamo e riconquistiamo il favore di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, con il nostro comportamento conforme alla Sunna del Suo Apostolo, il profeta Muhàmmad, che Egli benedica e l’abbia in gloria, perché liberi i Suoi servi dalla persecuzione delle forze oscure del male e accolga le vittime di essa tra i martiri.

N.° 209

Safar
1439
Ottobre
2017

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