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LA DIGNITÀ
DELLE CREATURE

Il rispetto della creatura non umana, la bestia, o anche se si vuole essere meno fiscali dal punto di vista linguistico, l’animale, appartiene all’etica islamica che si fonda sui Comandamenti del Sublime Corano e sui precetti del profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbiaa in gloria. È, assolutamente, proibito nell’Islàm il matrattamento della bestia, il provocarne la morte per fame o per sete, la sua uccisione per sport, per utilizzarne parti del corpo, come la pelliccia per status symbol, le zanne dell’elefante, il corno del rinoceronte, le piume dello struzzo, la pelle di serpente e simili, la vita della bestia va rispettata ed è stata veramente fonte di dolore la notizia che in Norvegia, nel Nord dell’Europa, dove circa 250.000 renne vivono in uno stato semi-domestico, la maggior parte di esse nell’estremo nord del Paese, un centinaio di renne siano state massacrate da un treno, il cui macchinista non ha fermato il convoglio, dato che sui binari stava passando in transumanza un branco di quei cervidi, dimostrando, così, una colpevole insensibilità riguardo al rispetto dovuto agli animali. Sabato scorso erano un centinaio le renne giacenti nella neve macchiata di sangue morte o moribonde ai lati della strada ferrata, lungo la quale, da fonte bene informata, si ha la notzia orribile che sono state sterminate negli ultimi anni più di duemila renne, gli animali che nei prossimi giorni delle festività natalizie vedremo su cartoncini d’auguri e vetrine di giocattoli volanti nel cielo notturno trainanti la slitta, alla guida della quale c’è il rubicondo Babbo Natale, con un sacco di regali.

N.° 210

Rabì I° 1439 Novembre-Dicembre 2017

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