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Insegnamenti
del profeta Muhàmmad*

CI FAREI UNA (altra) PORTA!
Ci raccontò Abū Ḥusāmah, che lo aveva saputo da Hishām, che lo aveva saputo da suo padre, che lo aveva saputo da ‘Ā‹ishah, che Allàh si compiaccia di lei, la quale disse: “L’Apostolo di Allàh. che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, mi disse:
“Se la tua gente non fosse così ancora legata al passato ignorantismo pre-islamico [nel testo kùfr] demolirei la Casa [la Nobile Kà’bah], la costruirei di nuovo sulle fondamenta di Ibrāhīm, su lui la pace, e ci farei un retro”.
Disse Abū Mu’āwiyah:
“Mi disse Ishām che retro significa una porta [bāban]”.
(Ṣaḥīḥ al-Bukhārī II 655)

 

ḤÀǦǦun MABRŪRun
[È il pellegrinaggio, eseguito con l’intenzione di ottenere il compiacimento di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, e niente altro, mettendo in pratica le direttive del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, senza commettere trasgressioni, tale da essere accettato da Allàh, l’Altissimo].
Abu Huràyrah, che Allàh si compiaccia di lui, raccontò quanto segue. Un giorno fu chiesto al Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria: “Qual è il fatto migliore?”.
Rispose: “Credere in Allàh e nel Suo Apostolo”. Gli fu chiesto di nuovo: “Che cosa viene dopo?”. Rispose: “La partecipazione al Gihād per la Causa di Allàh”. Gli fu chiesto ancora: “E poi?”. Rispose:
“Eseguire un Ḥàǧǧ mabrūr”.
(Ṣaḥīḥ al-Bukhārī II 594).

N.° 193

Dhu-l-higgiah
1436
Settembre 2015

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