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Vita del Centro Islamico - Eventi passati

Celebrazione del Rito Congregazionale della Festa Solenne
della Rottura del digiuno
di Ramadàn 1433

Nel primo mattino del primo giorno del mese di Shawwāl, il decimo mese dell'anno dell'Egira 1433, corrispondente alla penultima domenica del mese di Agosto 2012, è stato celebrato il rito congregazionale solenne della Rottura del Digiuno di Ramadàn, nel complesso urbano costituito dall'edificio del Centro Islamico di Milano e Lombardia (Segrate, via Cassanese 3), annesso alla Moschea al-Rahmàn (in Milano, via Folli senza numero), nonché ai diversi spazi all'aria aperta di pertinenza.

Il complesso Centro-Moschea, orientato in modo tale che i suoi ambienti interni ed esterni, nei quali è stato officiato il Rito, rispetto al moto apparente del sole, unitamente all'attività refrigerante dei condizionatori ha offerto ai fedeli, che hanno risposto alla chiamata, ambienti freschi (gli interni) e freschi (gli esterni), al riparo dai raggi del Sole, particolarmente caldi in questo scorcio d'estate, per effetto dell'anti-ciclone africano, essendo ancora l'astro all'inizio del suo corso apparente sulla volta celeste.

L'afflusso dei fedeli, la maggior parte dei quali si è servito dei mezzi pubblici per giungere al Centro, è stato notevole. Essi, giunti alla fermata della Metropolitana due [linea verde], denominata Cascina Gobba, hanno preso l'autobus 925 REDECESIO, che ha la sua fermata proprio in vista della cupola e del minareto della moschea.

Ne sono stati contati esattamente 3375, sicché le superfici offerte per la prosternazione erano gremite all'inverosimile; vale a dire che erano piene zeppe di fedeli, come un uovo, le aree interne del Centro, i cortili, le aree esterne, il sagrato (al sàhn) e la sala d'adorazione della Moschea al-Rahmàn, che, non è mai troppo ricordarlo, è la prima struttura architettonica in Italia, avente la forma del luogo di culto islamico, caratterizzato da cupola e minareto. Essa è stata inaugurata il 28 maggio dell'anno 1988, con la partecipazione di Autorità religiose, civili e militari locali nonché da esponenti dei Consolati dei Paesi Musulmani, da cui sono venuti anche dotti e sapienti nell'Islàm.

E' la Festa della rottura del Digiuno con il suo rito congregazionale. È la prima delle due Feste comandate dell'Islàm, essendo la seconda la Festa del Sacrificio, con cui si chiude il Grande Pellegrinaggio alla Mecca, che è il quinto pilastro dell'Islàm, il giorno decimo dell'ultimo mese dell'anno egiriano. È la Festa, in cui i fedeli esprimono la loro gioia di avere adempiuto all'ordine di digiunare al fine di raggiungere il livello del "Timore di Allàh/Dio", che è fondamentale per vivere l'Islàm, autenticamente. È un giorno di riconoscenza verso Allàh, rifulga lo splendore della Sua Luce, per avere rivelato il Sublime Corano in questo mese, nella Notte del Destino, che è una Notte più ricca di grazie e di benedizioni, di quanto un fedele possa meritare in mille mesi di devozioni super-erogatorie.

A mano a mano che i fedeli giungono alla "musalla" (l'area interna ed esterna per il rito di adorazione) si uniscono nella "magnificazione di Allàh" pronunciata tre volte e seguita dall'affermazione dell'unicità divina e continuando con una duplice magnificazione e l'affermazione che solamente ad Allàh è dovuta la Lode, a quelli che li hanno preceduti. Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Lā ilāha illā-llàh. Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! wa li-llāhi l-ḥàmd". Il coro aumenta di intensità con il crescere della presenza di fedeli, che non cessa di continuare dalle prime ore della mattina.

Alle 9 e ¼ in punto al-shykh Abu 'āsim Burghàm Giaratàt prende posto nella posizione dell'Imām del rito e dopo avere invitato i fedeli a disporsi fisicamente in righe successive e di disporsi spiritualmente come fosse l'ultimo rito della loro esistenza terrena, dà inizio alla celebrazione del rito con sette Magnificazioni di Allàh (Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar!). A ogni takbirah dell'Imām i fedeli fanno eco all'unisono. Finite le Magnificazioni l'Imām recita la prima sura del Sublime Corano (al-Fātiḥah) poi la Sura dell'Altissimo (al-à‛lā) segue l'inchino e poi le prosternazioni della prima unità di adorazione (ràk‛ah). Segue la seconda che inizia con cinque takbirāt (Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! Allàhu àkbar! prosegue con le recitazioni della sura al-fātiḥah e della sura al-ghāshi‛ah, dopo le quali il rito prosegue con l'inchino le due prosternazioni e il taslīm (l'augurio di pace che si esegue dicendo Assalàmu 'alàykum a destra e poi a sinistra).

Dopo le due ràk‛ah al-Shaykh Derghām tiene nella Khùtba del rito di Id al-fitr la sua ultima funzione religiosa presso il Centro Islamico. Egli, con grande calore - dopo i rituali takbìr e la professione di fede islamica, dopo l'invito ai fedeli di "Temere Allàh" - che sono il preludio tradizionale al Sermone, ha esortato i fedeli all'unità, perché l'unità è il segreto del successo dei Musulmani sulle forze che aggrediscono il mondo dell'Islàm, aiutate in questo anche dalla loro disunione, ricordando anche il detto di un Compagno del Profeta, che Allàh si compiaccia di lui, il quale disse: "Ciò che vi dispiace nell'unione è meglio di ciò che vi piace nella disunione. Egli ha ammonito che, quando Allàh vuole il bene di certa gente, chiude loro la porta della discussione e apre loro quella dell'azione, mentre quando è disgustato di essa, apre ad essa la porta della discussione e chiude loro quella dell'azione". L'Islàm è, oggi, sotto attacco in numerosi punti dell'area geo-politica islamica: Burma, Cecenia, Palestina, Yemen, Siria, Iràq e anche altrove. In questo giorno di letizia dobbiamo ricordare i fratelli che soffrono, vittime dell'ingiustizia e non dobbiamo dimenticare di aiutarli non soltanto con le preghiere che Allàh li liberi dall'ingiustizia di cui sono vittime, ma anche con soccorsi materiali, perché i Musulmani sono come un unico corpo e quando una delle membra del corpo soffre, anche tutte la altre membra soffrono con la febbre e l'insonnia. La Khutbah termina con le invocazione dell'Imām a cui i fedeli fanno seguire coralmente il loro "Amīn".

Finita la khùtba ha avuto inizio il momento della socializzazione tra i partecipanti; scambio di auguri, reciproci inviti, composizione di dissidi, i bambini felici dei regali ricevuti da genitori e zii ne fanno mostra stimandosi, soprattutto per i vestiti nuovi. Durante il momento della socializzazione una signora italiana, che ha assistito alla celebrazione, ha chiesto di farsi musulmana e, dopo una breve istruzione da parte dell'Imàm, coadiuvato dal fratello 'àbdu-r-Rahmàn, la signora ha pronunciato la formula della testimonianza, che non c'è divinità tranne Allàh e che Muhàmmad è l'apostolo di Allàh e che il Messia, Gesù figlio di Maria è suo Servo e Apostolo.

E la lode appartiene ad Allàh
il Signore di tutti gli universi.


'ID UL-FITR
DOMENICA 19 AGOSTO

PREGHIERA ORE 9.00
MOSCHEA AL-RAHMAN




صلاة عيد الفطر السعيــد
المركز الاسلامي بميلانو و لومبارديا
يدعو عموم المسلميــن


لصلاة العيد المبارك في مسجد الرحمن
مع مثيل
الشيخ السديسي
في يوم الاحد 19ـ08ـ2012 على الساعة
التاسعة صباحا

الوصول للمركز الاسلامي عن طريق ميترو غوبا ثم باص REDECESIO 925
MM GOBBA – Bus 925 REDECESIO
Via Cassanese, 3 Segrate MI


الشيخ درغام جردات


كما ندعو المسلمين الى الحفل الكبير
الذي سوف يقام في المركز

على الساعة الخامسة مساء نفس اليوم
والدعوة عامة



Rapporti
con enti pubblici
e associazioni private


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    Ramadàn 1433