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ASTEROIDE
2002 AJ129
Il “ritorno ciclico”

Dice Allàh, l’Altissimo, rifulga lo splendor della Sua Luce:
“““Egli è Colui che creò la notte e il giorno, il sole e la luna: ciascuno in un’orbita, essi scorrono”””. Corano 21,33.
Egli, rifulga lo splendor della Sua Luce, parla in questa ayah di corpi celesti [il sole e la luna] appartenenti a una organizzazione cosmica, il sistema solare, ciascuno dei quali scorre in un’orbita precisa! Oggi sappiamo che questa orbita [fàlak] è determinata dall’azione reciproca delle forze gravitazionali, relative alla loro massa e velocità di movimento, ma chi poteva saperlo 1400 anni or sono? A questa esternazione divina, in cui viene menzionato il fondamento dell’ordine cosmico, non può non far venire in mente, la notizia che in data 4 febbraio, alle ore 22.31 l’orbita intorno al Sole dell’asteroide denominato “2002 AJ129” intersecherà l’orbita del nostro pianeta. L’asteroide, che viaggia alla velocità di circa 34 km/s, transiterà a una distanza di 4,2 milioni di chilometri dalla Terra, che è circa dieci volte quella che ci separa dalla Luna. Il diametro del’asteroide, considerato potenzialmente pericoloso [potential hazardous asteroid], è stimato tra 500 e 1200 metri. Tuttavia non c’è da preoccuparsi in quanto la probabilità di una collisione è dello 0.33% ed è prevista per l’anno 2880, dato che l’asteroide orbita attorno al sole, come la famosissima cometa di Halley.
E qui viene in mente l’àyah:
“““Per il cielo e i suoi ritorni ciclici! (11)”””. [Cor. 86] – Subḥāna llāh!

N.° 211

Giumada I° 1439
Gennaio
Febbraio
2018

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